lunedì 14 febbraio 2011

I soliti ignoti

Il film si svolge nella Roma del 1958. La città non è proprio la protagonista, ma l'ambiente dei quartieri poveri è importante per la storia in generale. Si tratta di luoghi realistici, perché il film è stato girato davvero a Roma.
"I soliti ignoti" sono dei ladri di galline, poveri e per questa ragione l'ambientazione povera è essenziale. Consiglieremmo comunque la visione di questo film perché, anche se girato nel 1958 e non ancora a colori, si svolge per due ore senza appesantire lo spettatore, infatti le due ore al cineclub sono volate via. Il film è divertente e pieno di battute e situazioni buffe in una storia ben strutturata.
Potendo scegliere, abbiamo preferito la scena in cui i ladri rompono la parete e scoprono il loro collega con il bicchiere d'acqua: hanno sbagliato parete!
Il film Welcome in Collinwood è un remake di questo film italiano, compresa l'ambientazione in un quartiere povero di una città sconosciuta degli anni '50. Gli Americani vi hanno fatto un solo piccolo miglioramento: nella scena della parete rotta, i ladri chiedono al collega nella cucina: "Dai...ma che fai nella cassaforte!"
La musica ha un ruolo fondamentale: rende l'azione del film più fluida, la sottolinea e collega le diverse scene.
Per quanto riguarda i personaggi del film, si distinguono quattro ladri, quattro personaggi molto diversi.
Cominciamo da Tiberio, il fotografo senza apparecchio fotografico.  Prova a salvare l’apparenza con il suo negozio, ma non ha clienti.  Visto che Tiberio è un uomo abbastanza sincero, all'inizio non vuole partecipare al furto, ma deve comprare i cibi per suo figlio e con la moglie in prigione, non ha scelta: deve partecipare.
Poi c'è Ferribotte, uomo d'onore e siciliano, uomo d’onore quando deve proteggere la reputazione di sua sorella, siciliano al 100% perché irascibile, geloso e violento se provocato. Un ladro di professione.
Poi c'è Pantera, pugile destinato al fallimento. Un personaggio misterioso, bugiardo tra i bugiardi, ma sincero verso Nicoletta, la ragazza che tiene le chiavi dell'appartamento accanto al luogo del colpo. Ma perché restituisce le chiavi al portiere? Per avere un alibi o per proteggere Nicoletta?
E infine, il quarto personaggio: Capannelle, il gregario. Un carattere meno sviluppato, ma necessario per concludere la storia.  Per esempio: la ricerca della "pecora” viene fatta da Capannelle, che poi, alla fine del film accompagna i suoi tre soci verso le loro destinazioni finali. Quattro ladri, certo. Ma anche quattro simpatici birboni.

Le classi 3S e 4S di Eikenstraat

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