domenica 11 marzo 2012


Dopo la delusione di  Che la festa cominci  dell'anno scorso, le aspettative non erano alte per un altro libro dello stesso autore, Niccolò Ammaniti. E invece Io e te è stata una piacevole sorpresa.
Il personaggio di Lorenzo è presentato in un modo credibile: è un giovane introverso, insicuro e schivo, che non si sente capace di affrontare "gli altri". Diventare "normale" è il suo sogno segreto ma, incarcerato nel suo piccolo mondo, non riesce a liberarsi.
Un incontro fortuito e indesiderato con la sua sorellastra tossicodipendente e seriamente nei guai sconvolge completamente la sua vita: il breve contatto con Olivia provoca una drammatica catarsi che gli scioglie la corazza e lo rende cosciente che il mondo esterno non è necessariamente ostile e che lui in fondo è pronto ad affrontarlo.
Ammaniti racconta questa storia in uno stile semplice, diretto e fluido, senza eccessivo sentimentalismo.
Certo non è un capolavoro perché l'autore non può essere né medico né psicologo, non si preoccupa di psicanalizzare, piuttosto rimane alla superficie dei sentimenti umani ma, nonostante la semplicità del racconto, riesce a coinvolgere e perfino a emozionare il lettore. E questo è senza dubbio il merito di Io e te.

René Macken

Aspettando IL BAR SOTTO IL MARE - Intervista a Massimo Zamboni di Francesca Cavaliere

Dopo la fortunata edizione teatrale di Novecento, ecco il nostro caro Massimo Zamboni di nuovo al lavoro per presentarci una versione teatrale di uno dei suoi libri preferiti, Il bar sotto il mare, di Stefano Benni. E naturalmente noi siamo andati ad intervistarlo per voi...buona visione!

sabato 12 novembre 2011

Rob cornuto e fortunato


Prima dell’esame, alla fine dell’ultima lezione del corso, è stato il momento per fare la foto di gruppo con classe.
Detto fatto.
Chloé, l’unica francese del corso, ha installato la sua macchina digitale e con l’autoscatto ha fatto la foto con la professoressa. Quello stesso pomeriggio Chloé ha inviato le foto per mail.
Quando ho aperto la mail ho notato con mia grande sorpresa che la cinese Bi Bo mi faceva le corna. Madonna mia, aspetta quando la vedrò domani, mi sono detto.
Il giorno dopo, quando Bo è entrata in classe, l’ho chiamata severamente : “Bo, vieni qua!”. L’ho presa per l’orecchio e le ho dato tre colpi sul sedere, dicendo : “E allora?!?!”
Lei mi guardava sbalordita, a bocca aperta.
“Tu mi hai fatto le corna!!!”
“Ma no Rob, ma no, questo segno è la V di Vittoria e porta fortuna alla persona indicata.”
“Ma Bo, per noi questo segno significa che la persona è cornuta, che io sono cornuto.”
“Ah no, ah no, scusi, scusi, scusi...”
Abbiamo cominciato a ridere per questo equivoco.
Così, prima dell’esame, abbiamo appreso che la differenza tra due culture può causare un malinteso. Lei mi voleva augurare buona fortuna, io mi sentivo cornuto.
Cornuto fortunato, dal sorriso beato, sono uscito dalla classe.

venerdì 21 ottobre 2011

Rob a Siena


ottobre 2011
Il nostro amico Rob Miseur è a Siena per frequentare i corsi di italiano alla famosa Università per Stranieri. Uno dei primi compiti che ha ricevuto è stato quello di raccontare un evento della sua infanzia (suppongo per esercitarsi sulla differenza tra passato prossimo e imperfetto, o no Rob?). Qui sotto potete leggere quello che combinava da piccolo. L’avreste mai immaginato?

Francesca

UN EVENTO DELLA MIA INFANZIA


Da giovane ho abitato a Mechelen, la città arcivescovile del Belgio. La cattedrale apparteneva alla nostra parrocchia e io ho fatto parte del corpo dei chierichetti della cattedrale.

Nelle vacanze alle nove del mattino, qualche amico e io andavamo sempre a servire la messa del capitolo dei canonici. Tanto santi eravamo durante la messa, quanto birichini dopo. Talvolta siamo andati in segreto sulla grande soffitta della cattedrale per vivere dei momenti di suspense. E suspense c'era.

Questa soffitta aveva delle porticine che conducevano fuori ad un corridoio/balcone all'aperto. Niente di più piacevole che percorrere questo corridoio. Tuttavia un giorno la porticina si è richiusa alle nostre spalle e non era possibile riaprirla.

Allora che fare?!?!

Dovevamo arrivare dall'altra parte della cattedrale, dove c'era una porticina aperta. Però per arrivarci dovevamo percorrere 15m. di corridoio sotto archi gotici senza parapetto e con la possibilità di scivolare e cadere 25m. in basso.
Era fine inverno e faceva freddo.

L'abbiamo fatto!!!!

Per fortuna nessuno è caduto e nessun canonico l'ha saputo, né i nostri genitori.

Rob MISEUR 4s


sabato 4 giugno 2011

Amici dell'italiano, amici dell'Unità.

E finalmente anche ad Anversa una giornalista e scrittrice esperta in materia...leghista. Visto il crescente interesse per l'Italia, Anversa non poteva non ospitare (grazie alla collaborazione della cara Valentina Colangelo di Bruxelles e della Dante Alighieri di Anversa) la giovane Eleonora Bianchini, autrice di un libro sconcertante sulla Lega Nord. Qui sotto vedrete la videopresentazione del suo Il libro che la Lega Nord non ti farebbe mai leggere. Vorreste saperne di più? Allora veniteci a trovare giovedì 16 giugno 2011 all'Università di Anversa (ore 19:30), dove Eleonora Bianchini e il regista Paolo Tomassone c'illustreranno il fenomeno Lega Nord come nessuno ce lo aveva mai raccontato prima.


Buon compleanno!!

150 anni d'Italia, altro che 'una semplice spressione geografica'. Guardate un pò come eravamo stati divisi fino alla fine del Risorgimento...

                                              Questa è l'Italia ai tempi di Lorenzo il Magnifico:






Questa invece la situazione al tempo di Napoleone:





                                                      Questa invece la situazione nel 1843:



Ne abbiamo fatta di strada... Giustissimo festeggiare con gioia l'Unità. Giustissimo festeggiare i nostri primi 150 anni, e come festeggiarli se non ricordando le personalità che più lustro hanno dato alla nostra amata Italia? Di cosa stiamo parlando? Ma dei Premi Nobel d'Italia, orgogliosi alfieri della cultura del Belpaese.
Un minuto (o poco più) in loro compagnia, accompagnati dalla voce dell'eterno Luciano Pavarotti.
Viva l'Italia!


La cucina italiana: storia ed etimologia dei sapori più apprezzati al mondo

L'Italia si sa, è terra di storia, cultura, spettacolo e sapori. Proprio la sua cucina è ciò che conquista spesso dal primo istante le simpatie dei futuri italofili. Per questo, gli studenti del 4M 2010/2011 hanno preparato per noi una 'videoricetta'. E cosa sarà mai? Beh...guardate e giudicate!
Buona visione (o buon appetito)!