MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ

Nella classe 4S BE 2011-2012 abbiamo letto un brano dal libro di Francesco Piccolo Momenti di trascurabile felicità. Gli studenti si sono cimentati nel racconto dei loro piccoli momenti di gioia. Questo è il loro contributo, rigorosamente anonimo.
Alla fine della pagina troverete anche due recensioni del libro scritte da due studenti del gruppo 2.3EI. Sono di tenore totalmente opposto, della serie: de gustibus... Buona lettura.
Francesca Cavaliere
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I MIEI  MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ

Svegliarsi spontaneamente e vedere che ci sono dei raggi del sole che spuntano da dietro le tende e poi udire il cinguettare dei passerotti o delle cince. Ah, che bello! Aprire le tende e vedere uno scoiattolo che fa rifornimento nel noce accanto alla finestra.
Incominciare un giorno così fa bene al cuore....
Guardare l'orizzonte al mare e sentire il rumore delle onde. Quel suono ritmico mi calma, mi consola...Penso che assomigli al suono uterino.
Godersi insieme a degli amici per la pelle la bellezza irreale e la serenità del paesaggio della Provenza in Francia. Fare le spese insieme, cucinare, l'aperitivo, mangiare fuori nell' ombra, chiacchierare, ridere, leggere, farsi un sonnellino mentre i grilli fanno loro concerto e il sole fa vibrare l'aria.....Allora mi sembra di toccare il cielo con un dito!
Le cose che ci rendono felici di solito non si lasciano manipolare; sono spesso coincidenze.
La felicità però consiste sopratutto nel rendere felici gli altri.
Aiutare, consolare, accontentare...cercare di offrire il regalo perfetto anche se fosse una cianfrusaglia. Piccole cose che allietano la nostra vita.

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I miei momenti di trascurabile felicità sono:

-Quando mi sveglio la mattina e sono riuscita a dormire una bella parte della notte

- Sin da ragazzina il mio giorno preferito era il venerdì, in questo giorno facevo dei progetti per il week-end. Siccome dall’anno scorso il mio secondo figlio rimane al  collegio durante la settimana, il week-end e le vacanze sono i soli momenti in cui ci ritroviamo tutti insieme. Così il venerdì è rimasto il mio giorno preferito (in quanto ancora adesso faccio dei progetti).

- Dopo la cena quando penso che poco dopo mangerò quei deliziosi cioccolatini lavorando al computer

-Quando ho sistemato il mio studio, mi godo l'ordine!

-Quando i miei ragazzi hanno una pagella senza insufficienze (sfortunatamente era un bel po’ di tempo fa!)

-Quando a scuola alla riunione dei genitori i professori hanno dei commenti positivi

-Quando mi è riuscito un nuovo piatto in cucina

-Quando la mia bambina ride e canta

-Bere una bella tazza di caffè può anche rendermi felice

-Qualche anno fa, il momento della giornata, quando telefonavo  alla mia carissima nonna

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I miei momenti di trascurabile felicità

Che cosa è la felicità?

Ci sono molti filosofi che hanno cercato una risposta a questa domanda esistenzialista. Tanti libri e film sono stati fatti sul tema “la cosa più più importante nella vita”.
Però, a me sembra che “essere felici” non sia facile. Forse ci si ripromette troppo? La vita non è sempre un bel film con un “happy end”.


Per me “essere felici” è più facile in questo periodo della mia vita. Non sono più troppo giovane e so che “essere felici” è spesso lo stesso che “essere contenti”: mia figlia è già adulta e felice (almeno penso) con il suo ragazzo; siamo tutti sani e non ci priviamo di nulla.

Allora, non mi lamento ma sono una privilegiata in questo nostro mondo con il suoi problemi enormi (fame, guerra etc.). Sono contenta di vivere in Belgio malgrado i suoi problemi politici.

Allora, mi posso godere tanti momenti di trascurabile felicità.

Una cosa che mi piace molto è quando c’è il sole quando apro le tende la mattina. Anche cenare con la mia famiglia a casa o in un ristorante è molto piacevole. Mi godo, nella mia vita troppo occupata, la lettura di un libro nel giardino quando fa caldo. andare in vacanza, rivedere gli amici, mangiare o bere qualcosa di veramente buono, la mia gatta che mi sveglia la mattina ecc…

Sono veramente privilegiata di poter scrivere “vivere” e non “sopravvivere”.

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I MIEI MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ

- L'altro giorno ho fatto il baby-sitter per mia figlia quando lei doveva andare dal medico per qualche ora. Ero solo con Maxim, mio nipote di 3 mesi, e di colpo è arrivato il momento di .......... cambiare il pannolino. Panico !!! Seguendo le "istruzioni" che mia figlia mi aveva " imposto" ( Papà, si deve fare questo, questo e questo.....!!!) sono riuscito a cambiare il pamper da solo e senza problemi. "Ah ! che sollievo, ce l'ho fatta !" ho pensato. Maxim era felice e mi sorrideva......

- Quando vinco una partita di tennis sono ancora felice come un ragazzo di 15 anni. Probabilmente è una parte di me che non è diventata matura.

- Quando seguo il TG1 alla RAI spesso non capisco proprio niente di quello che è stato detto a causa del fatto che i reporter parlano troppo velocemente (per me). Ma ogni tanto mi capita di capire un servizio completamente . Allora mi fa molto piacere e mi incoraggia a guardarlo un'altra volta.

- Parlando del TG1 devo aggiungere qualcosa. Ogni volta che vedevo Giorgio Napolitano al TG1, mentre cercava di risolvere le sciochezze di Berlusconi, la mia ammirazione per lui cresceva, Giorgio Napolitano, 86 anni e Presidente della Repubblica Italiana , è secondo me un uomo che ispira rispetto da parte di tutti i politici e del popolo. All’età di 86 la maggioranza di noi resta imbambolata in una casa di riposo per anziani mentre lui è attivo come un giovane. Esempio: qualche settimana fa ha pronunciato un discorso al collegio di Europa a Bruges.

- La settimana scorsa ho sentito l'oratorio di Natale di Bach su CD parecchie volte, preparandomi per sentire un'esecuzione nella chiesa di San Paolo ad Anversa ( sabato scorso). Ad un certo momento ho scoperto che l'ultima cantata dell'oratorio mi faceva pensare a una melodia che conoscevo già. Ci ho pensato e ripensato e ....a un certo momento l'ho trovata . Era la melodia spesso usata nella Passione di Matteo, sempre di Bach. Quando l’ho scoperto mi sono detto: " E già! Geniale da parte di Bach ! Alla fine della storia della nascita di Gesù fa già un riferimento alla sua morte".

- Ieri ho finito un romanzo "The sense of an ending" di Julian Barnes. Quando ho girato l'ultima pagina ho pensato " libro eccelente e riconoscibile". Infatti, si trattava di un amore di un sessantenne (!) . È stato proprio un momento di felicità.

- Qualche mese fa ho verniciato il mio garage. Non è niente di speciale. Però il soffitto è altissimo con molti angoli e dovevo torcermi in tutte le direzioni su un’alta scala per poterlo verniciare. Me la sono sbrigata in qualche giorno e ero felice.

- Ho raccomandato alla mia compagna di seguire un corso d'arte all'academia d'Anversa assieme a me. Quando la guardo furtivamente durante la lezione e vedo che lei è davvero interessata mi fa piacere al cuore.

- L' altro giorno il figlio della mia compagna aveva un problema di economia alla vigilia di un esame. Era scontento e in preda al panico. Allora gli ho proposto di aiutarlo ma naturalmente avevo poco tempo. Fortunatamente me la sono sbrigata in 20' per risolvere il problema e lui era contento ( e anch'io).

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I miei momenti di trascurabile felicità.
1
Siccome sono pensionata, potrei stare nel mio letto fino a quando voglio. Ma io sono una persona mattiniera e mi alzo abbastanza presto. Faccio sempre la prima colazione in cucina e mi metto accanto alla finestra. Allora quando c’è il sole, mi piace leggere il giornale o un settimanale, bevendomi un bel caffe.  Ma sono anche affascinata dai colori che si vedono.  Le piccole foglie verde chiaro in primavera, i colori gialli in autunno, come se mi trovassi davanti a fogli di oro. In inverno, quando le foglie sono cadute, vedo meglio i colori del cielo. Sono già seduta alla finestra (sempre con il mio caffè) quando fa ancora buio. E allora quando viene l’alba, e fa bel tempo, vedo come in un film il cielo prendere  colori diversi, da un blu scuro diventa violetto, rosso, poi arancione, giallo e finalmente blu chiaro e allora sorrido sempre nel vedere tanta bellezza. E poi in inverno si vedono meglio gli uccelli sugli alberi nudi. D’altra parte in estate fa già troppo caldo in cucina, allora di tanto in tanto sposto la tavola dalla cucina in terrazza, ma anche là il sole può già essere troppo forte. In questa stagione le foglie degli alberi sono verde scuro e la vista non è tanto bella.
In generale ogni giorno è diverso e oggi, quando non sono in viaggio, non vorrei per niente perdermi la mia colazione e il piacere della lettura e della bella natura. Questo sentimento di felicità  si accresce con gli anni.
2
La giornata finisce, dopo una bella o brutta serata, sono stanca, ho sonno, poi viene il momento felice di mettersi al letto! Che gioia! Ma chi l’ ha inventato il materasso? Non dover stendersi sulla dura terra, neanche su una panca o una poltrona, ma in un letto, con soffici lenzuola, haaaaaaa…!
3
La mattina, la sera o in un altro momento, fare una doccia, un bagno, sentire l’acqua (calda o fresca, dipende dalla situazione) scorrere sulla pelle. Oddio, che felicità! L’estate dell’anno scorso sono andata con amici a nuotare di notte, nuda nel mare mediterreano. Nuotare in un mare di colore nero, sotto un cielo pieno di stelle. Eravamo tutti silenziosi e nuotavamo con poco rumore. Una sensazione meravigliosa di leggerezza e di libertà.
4
Sono nata, cresciuta, andata a scuola ad Anversa. Ho lavorato e vissuto tutta la mia vita ad Anversa e sento una grande affinità con la Schelda.  Quando ero piccola andavo a nuotare alla spiaggia di St. Anneke. Con miei nonni andavo spesso a vedere le navi, passeggiando sulle terrazze nord e sud sul fiume.  Più tardi, quando ero più grande, ho percorso le piste ciclabili lungo la Schelda verso Sint Amands, quelle intorno a Gent  o quelle alla foce del fiume tra Terneuzen e Breskens. Amo questi giri e ho sempre la sensazione di essere accanto a un amico, che conosco bene: De Schelde.

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I MIEI MOMENTI DI TRASCURABILE INFELICITÀ
 
Pochi giorni fa avevamo letto un testo sulle piccole gioie che a volte ci capitano.
Adesso vorrei raccontarvi una successione di piccole anti-gioie che mi sono capitate venerdì l'altro.
Siccome dovevo andare dal mio medico alle nove e mezzo per farmi un'iniezione di cortisone, avevo intenzione di prendere l'autobus, ma quando sono arrivata alla fermata, mi è passato giusto davanti al naso ! Niente da fare, aspetterò il seguente.
Normalmente non devo mai aspettare dal medico ma questa volta c'è voluta mezz'ora ! Dopo l'iniezione, il medico mi ha dato una prescrizione per comprare un'altra dose di cortisone dal farmacista, perché ne conserva sempre una di riserva per quando si verifica un'urgenza. Allora ci sono andata ma per strada ho inciampato in una pietra e sono caduta lunga distesa! Mi sono ferita le ginocchia. Di ritorno dalla farmacia, volevo prendere l'autobus per tornare a casa ma ancora una volta mi è passato davanti al naso ! Ho aspettato venticinque minuti e finalmente ne è arrivato un altro !
Avevo dimenticato di dirvi che dalle 11 alle 17 c'era una giornata porte aperte nel “Dienstencentrum Oversnes” per presentare i corsi di computer. Non ce la farò mai in tempo ! In una strada c'erano lavori per spianare il suolo, e l'autobus non poteva evitarli, allora ancora una mezz'ora perduta. Date le circostanze, avrei voluto avvertire i colleghi che sarei stata in ritardo, ma... la batteria del mio cellulare era scarica !
Più tardi, il computer che dovevo utilizzare per la mia presentazione non ha voluto accettare la mia chiavetta USB ! Dunque, ho dovuto fare tutto un giro per riuscire a farla funzionare, ancora un po' di tempo perduto...
Ma la conclusione è stata positiva : abbiamo avuto più di 80 iscrizioni...
Peccato : le ginocchia mi fanno male !
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Momenti di grande felicità
1)       Ho un piccolo giardino e in primavera tutte le piante cominciano a germogliare e tutto rinverdisce, posso godermi semplicemente lo stare seduta su una sedia da giardino e guardare il mio piccolo paradiso.
2)       D’inverno andiamo spesso in vacanza in Austria. Lì facciamo delle passeggiate in montagna sulla neve. Alla fine della scalata c’è di solito un albergo dove ci si può sedere fuori. Vedere le cime delle montagne coperte di neve mi dà una sensazione di contentezza e libertà.
3)       Dopo una vacanza di qualche settimana sono sempre felice di rivedere le mie nipoti. Vedere quanto sono cresciute e notare che anche loro sono felici di rivedermi, questo momento mi dà una sensazione di calore.

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Qualche momento di trascurabile felicità.
Qualche settimana fa, dopo la lezione d’italiano, faceva bel tempo e non avevo molta voglia di fare le spesa e di preparare la cena. Sono tornata a casa e quel giorno mio figlio aveva un giorno libero.   Non credevo alle mie orecchie quando lui mi ha proposto di fare la spesa al posto mio e mi ha detto che aveva voglia di preparare qualcosa di speciale per la cena. Che bella sorpresa !  Per un momento ho pensato : « vuole qualcosa da me ... ?  »
Ne ho fatto un pomeriggio bellissimo e quando sono tornata a casa, ho trovato la cena pronta. Anche se il piatto non era tanto riuscito, per me quella cena era deliziosa !  Da ripetere !
Un altro momento beato, la domenica mattina, se mio marito va dal panettiere e io resto ancora qualche minuto a letto, guardando fuori e godendomi il cielo blu, gli alberi, un ucello  e quando mi alzo ci sono panini freschi e  l’odore del caffé appena fatto.
Non accade spesso, perlopiù è il contrario ma sono anche molto contenta se mi metto dei pantaloni che prima mi stavano stretti e adesso posso notare che sono perfetti.  Sono sempre contenta se perdo qualche chilo.
Si può facilmente rendermi felice con  un complimento, sincero naturalmente.
Non mi piace andare dal parrucchiere ma se esco con il colore e il taglio che volevo, sono molto contenta.
Quando sono da sola a casa  ad ascoltare un po’ di musica spesso comincio a cantare.  Fortunatamente non c’è nessuno che può sentirmi perché in realtà è insopportabile. Sono sempre sorpresa di quanto io sia in grado di stonare. Mi fa ridere di me stessa.

Mercoledì a mezzogiorno vado a prendere mio nipote di 3 anni a scuola.  Mi fa sempre molto piacere vedere la sua faccia e il suo sorriso. Andando a casa  spesso mi fa ridere perché racconta delle cose in maniera divertente.  `
È una gioia ascoltarlo, vederlo felice e un suo bacio è sempre un bel regalo.

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I miei momenti di trascurabile felicità. 
Tutti questi momenti riguardano il rilassarmi, so apprezzare i momenti di dolce farniente. Sono sempre stata molto impegnata, avendo una famiglia da curare e un lavoro.
° Mi capita di avere il tempo di leggere il giornale la mattina bevendo due o tre tazze di caffè. Dopo faccio una lista della spesa per una settimana intera.
°  Mi piace andare in città con i miei figli per  comprare vestiti per loro, anche se hanno più di venti anni. Dopo mangiamo a volte uno spuntino in un bar. Non ho figlie, ma non mi sono mai mancate
° Avere libero il venerdì e fare lo shopping con un’amica. Guardiamo tanti negozi, ma compriamo poco. Chiacchieriamo troppo per prendere decisioni...
° Due anni fa, mia mamma se l’è vista brutta. Ma si è rimessa e da questo momento mi fa tanto piacere fare una passeggiata sul lungomare con lei.
° Da poco tempo, diciamo dall’anno scorso, andiamo una volta all’anno a un ristorante con 3 o 2 stelle. Andiamo in due, altrimenti costa troppo. La mamma si gode molto questo pranzo e ne parla alle sue amiche. Domani andiamo al museo MAS, saliamo tutti i piani con le scale mobili e il ristorante si trova al nono piano. 
° Mi godo la vita quando sento i primi raggi solari della primavera. Non mi piace abbronzarmi, ma faccio un’eccezione per gli ultimi raggi solari di settembre. Alloraaffitto una sdraio ‘di lusso’.
° Dopo una gita in bici, sentire che sono ancora in ottima forma e ringrazio Dio di  essere in buona salute.
° Scegliere un bel vestito nell’armadio per andare a un ricevimento.
 
° Avere il tempo di truccarmi e di mettere lo smalto sulle unghie.
° Andare in una capella dove andava la nonna e parlare a lei che si trova nel Cielo.

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I MIEI MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ.


Mi ricordo una trasmissione televisiva che riguardava la vita in una casa di riposo britannica. Alla fine del programma gli spettatori vedono l'immagine d'una coppia di anziani seduta in poltrona e filmata di schiena. Non dicono niente, la camera non si muove. È un immagine immobile. La coppia resta muta per almeno due minuti. Questa immobilità silenziosa diventa uno spettacolo imbarazzante. Finché, dopo questo lungissimo silenzio, l'uomo le dice :" Mi piace stare con te, così."
Di nuovo silenzio imbarazzante e dopo qualche minuto la parole FINE sullo schermo.

"Mi piace stare con te, così" Il solo piacere di essere insieme senza dire qualcosa. Il solo piacere della prossimità. Il sapere di non sentirsi soli. Questi sono momenti di trascurabile felicità, di felicità profonda e immensa.
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I MIEI MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA
Una notte mentre ero addormentato, ho fatto un sogno.
 
Ero quasi pensionato e dovevo ancora lavorare per qualche tempo, ma questo giorno era molto importante.
 
C'è una riunione perchè qualcuno di noi si deve trasferire da una sede di lavoro ad un'altra. Allora devo svegliarmi verso le sette, poi lavarmi, vestirmi, fare colazione, intanto pensare quale strada prendere, perchè ci sono lavori qui e là, e possibili code, e la riunione, uno di noi si deve trasferire, magari tocca a me, comincio a sudare, sento già le prime gocce sulla fronte.
 
Mamma mia che devo fare, cazzo, in quel momento mi sveglio, resto fermo nel letto, mi ricordo il sogno, apro gli occhi e mi rendo conto che sono pensionato e che non devo più lavorare. Veramente sono felice e con un sorriso di soddisfazione mi sono riaddormentato, questo era per me un momento di felicità.
 
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I miei momenti di trascurabile felicità:
Ci sono persone a cui non piacciono le stagioni. Per loro, meglio sarebbe che l’estate regnasse per sempre. Mio marito è una di queste persone.
Io, invece, ho sempre desiderato intensamente il cambio delle stagioni. Sarà per questo che ci sono dei momenti in cui mi sento felice, e che hanno a che fare con l’inizio di qualunque stagione.
Siccome siamo in autunno, parlerei di un momento molto speciale. Prima della nascita di mia figlia ho giocato a calcio in un club. Ci allenavamo il lunedì e il giovedì sera e la partita era il sabato pomeriggio. Mi è sempre piaciuto giocare la sera, quando si sente l’umidità dell’erba; c’era un’atmosfera amichevole; noi contro l’avversario del weekend. Ma sopratutto mi piaceva questa combinazione di profumi: dell’erba umida, della tipica crema per sportivi e delle tute sporche. E oggi, quando arriva la fine dell’estate e la mattina nel giardino sento questo profumo dell’erba, mi ricordo quei momenti che mi erano tanto piaciuti che anche adesso mi rendono felice.
Ma già oggi mi rallegro che verrà il momento in cui mi metterò davanti alla stufa a legna con un buon romanzo e un buon caffè. Spegnerò il telefonino sperando che nessuno mi disturbi. 
Viene la primavera: aspetto sempre l’inizio vero della primavera. Per me è quando percepisco il suono tipico della prima rondine. Nella nostra strada, in città, ci sono diversi nidi appoggiati alle grondaie. Penso che le radici di questa emozione si trovino nel nostro viaggio di nozze in un piccolo paesino francese. La sera, tra i portici, volavano come veri acrobati un centinaio di rondini con i loro suoni tipici. Non lo dimenticherò mai. 
In estate però l’unico momento di trascurabile felicità che mi viene in mente è la bottiglia di Prosecco che aprireremo quando la temperatura per la prima volta nell’anno sale sopra i venti gradi. Questa è piuttosto una causa di felicità per mio marito, ma se lui è felice, lo sono anch’io!

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RECENSIONI

Vorrei inizialmente fare alcune osservazioni generali riguardanti il libro di Piccolo.

Il titolo parla di momenti di trascurabile felicità, dunque senza importanza, banali. Ed è infatti ciò che contiene questo libro: delle storie senza interesse, e di una noia terribile.Cambierei quindi volentieri il titolo del libro in: ‘Momenti d'irritazione infiniti’ per ogni persona che volesse leggerlo.

Avevo avuto già quest'impressione dalla prima storia che ho letto, e ciò si è confermato leggendo le storie seguenti.Quella prima storia nella quale spiega che a volte desidera andare a vedere un film al cinema, ma dove rimanda ogni volta di andare, dicendo di farlo per aumentare il piacere intenso del desiderio di vederlo. Fino al giorno in cui il film non è più programmato.
 
Io considero ogni tentazione voluta di rimandare le cose piacevoli senza ragione come una forma di masochismo. Ma dove si trova il piacere d'agire così? Me lo chiedo. Se voglio assolutamente vedere un film che m'interessa, vado a vederlo semplicemente il più rapidamente possibile e senza esitazione.

Ho realmente avuto una forte voglia di buttare il libro dalla finestra, e l’avrei fatto davvero se non mi fosse stato chiesto di leggerlo fino alla fine per questo corso italiano. Allora poiché sono un allievo docile e obbediente…Veniamo dunque alla parte del libro che ero tenuto a leggere: comprende 3 storie brevi, l’una non meno noiosa dell'altra.

La prima si svolge durante un'estate in Sardegna dove l'autore doveva passare delle vacanze con amici. Appena prima di prendere la nave al porto di Napoli, si fa investire da un tram, ed è leggermente ferito. Ciò non gli impedisce di partire comunque, ma gli è vietato assolutamente bagnare le ferite. Dunque è obbligato a restare sulla spiaggia a guardare gli altri che fanno il bagno praticamente tutto il giorno, urlando e facendo scherzi scemi. Allora decide di tornare alla casa che affitta a pochi metri dal mare e trova il libro delle avventure di Don Chisciotte di Cervantes. Si mette a leggerlo e sprofonda così tanto in quelle letture che ciò gli permette di saltare quel tempo buio e di salvare un'estate che  rischiava altrimenti di essere sprecata.

La seconda storia è un lungo elenco di autori e di libri che Piccolo ha letto, ed ai quali associa i posti ed i momenti in cui li ha letti. Questo è secondo me tipico per lo pseudo - intellettuale che è: elogiare la propria erudizione letteraria. Avere letto Tolstoi, Scott Fitzgerald, Marcel Proust, Pearl Buck, Il Decameron, Kerouac, Conrad ed altri autori italiani che non conosco, può forse impressionarci, ma tutto questo dice in realtà molto sulla persona di Piccolo stesso. In questo capitolo spiega probabilmente anche il titolo del suo libro quando dichiara di essersi masturbato sulla copertina di un libro di Sandra Milo e d`Alberto Moravia. Sono felice per lui che la masturbazione gli porti ogni tanto questi piccoli momenti di trascurabile felicità nella sua vita pietosa.

La terza storia infine è più la assurda di tutte, nella quale spiega che quando fissa un appuntamento con qualcuno, prova con tutti i mezzi – onesti o disonesti - a far venire l’altro dalle parti sue. Non voglio commentare questo pensiero ridicolo.

Allora per concludere, avrete già capito che non ho una grande considerazione di questo signor Francesco Piccolo come autore. Come dice il proverbio latino ‘Nomen est omen’, Piccolo è realmente secondo me piccolo. Non si deve essere brillanti per raccogliere idee idiote e pubblicarle in un libro; chiunque sia in grado di usare una macchina da scrivere potrebbe farlo. Anche io potrei farlo. Ho un testa piena di idee e di situazioni che definirei irritanti e che potrei mettere su carta. Forse un giorno mi deciderò a farlo. Non voglio giudicare sulla qualità di Piccolo come autore basandomi su un solo libro che ho letto di lui, ma attualmente non sono realmente tentato a leggerne altri.

Luc Lesschaeve
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Vorrei cominciare con un pensiero. È qualcosa che ho letto e mi sembrava un bel confronto. Uno scrittore ha paragonato la lettura e l'atto stesso di aprire un libro con l'entrare nella casa dello scrittore. Aprendo la copertina è come se si aprisse la porta d'ingresso di casa sua. Nel suo libro lo scrittore ti fa vedere e ti fa scoprire il suo mondo. Ti fa entrare fino alla cucina, alla cantina, alla camera da letto...
Mi sembrava che questo paragone fosse specialmente appropriato per il libro di FP che ti fa conoscere le sue opinioni e il suo modo di vedere il mondo.
Perché mi è piaciuto moltissimo questo libro? Il suo modo di scrivere è:
- critico e cinico: Non fa una profonda critica ma si domanda sempre perché le cose succedono come succedono. Come la storia della bottiglia che gira a Roma e che passa da una mano all'altra fino quando ritorna al primo proprietario. Regalare una bottiglia quando si è invitati è diventato piuttosto un obbligo. FP (sor)ride di questo gesto e delle convenzioni ad esso legate.
- fresco e originale: vede cose che capitano quotidianamente. Enfatizza dettagli speciali di cui normalmente non ci accorgiamo ma che sono riconoscibili per tutti. Le coppie che stanno assieme tanto tempo e che giocano a carte in silenzio. Due amici che chiacchierano passeggiando e che continuano a camminare soltanto se la conversazione è leggera e frivola ma quando diventa più seria e impegnativa si fermano e cominciano a gesticolare.
- attento ma con umorismo: come nel negozio di calzature mentre stai cercando il tuo numero delle scarpe che hai visto in vetrina, quando la commessa ti chiede il tuo e visto che non ce l’ha te ne propone un 'altro.
- ingenuo: vede il mondo come un bambino, descrive le cose come si manifestano a lui e a noi. Quando FP parla del cartello che è sulla porta d'ingresso del supermercato o dei negozi che avvisa 'la spettabile clientela' che i prodotti sono protetti da un sistema di allarme. Ci chiamano 'spettabile' ma intanto ci dicono che siamo dei ladri, “State attenti!”
In breve, il suo modo di scrivere è divertente e riconoscibile.
Tanti brani e testi assomigliano a delle sceneggiature. Non mi ha sorpeso leggere su internet che FP ne ha già scritte tante e ha persino vinto un premio per la migliore.
Marco Levandesi